Carissimi Giovani amici di Cellole /1,
in primo luogo ringrazio il Signore per aver potuto adorarLo insieme a voi marted“ u.s. La nuova esperienza di preghiera nella parrocchia di Baia piano piano procede. Non tutto come vorremmo noi, ma non dobbiamo dimenticare quello che conta: e cio che il Signore ci ha dato un segno della sua provvidente attenzione nei nostri confronti. Potevate rimanere dispersi, perch battuti di qua e di lˆÊ. Egli invece ha pensato per voi e ha provveduto donandovi un momento in cui comunque Egli c’. Sono sicuro che arriveranno anche i canti e tante altre cose.
A me questo tempo di passaggio sembra particolarmente importante per raccogliere le forze, consolidare quelli che davvero vogliono mettersi in gioco con Ges e poter ripartire appena il Signore ce ne darˆÊ l’occasione con tante belle iniziative che pure voi della piana del Garigliano potete mettere in essere. Non temete: il Signore non vi vuole a riposo. A voi sono gli uomini ‰ÛÒ anche quelli di Dio ‰ÛÒ che ci fanno rallentare i ritmi. Se fosse per Lui andremmo sempre a mille all’ora.
Lo schema di adorazione che voi seguite, particolarmente ordinato e preciso, vi offre sicuramente la possibilitˆÊ di riflettere con attenzione su una parola di Dio o si di un brano del Vangelo. No sprecate questa occasione.
Molto buoni mi sono sembrati anche i momenti di silenzio perch proprio in quei momenti che ognuno di noi costretto a fare i conti con Lui che sta davanti a noi e con se stessi.
Allo stesso tempo vi invito ad essere perseveranti in quest’incontro del gioved“, perch da quest’incontro si rafforza il vincolo d’amore tra di voi. Difatti non avreste altro motivo per incontrarvi se non Ges Cristo. Per questo chi partecipa al gioved“ davvero perch lo vuole e vuole incontrarsi con i fratelli.
E’ a questo momento del gioved“ che dovete trovare il coraggio e la forza di invitare qualche altro giovane. Vi invito anche a ricordare a me stesso dal marted“ che debbo assolvere al bel compito di scrivervi o registrarvi qualche cosa da poter ascoltare e meditare.
Questa sera vi consegno un invito che raccolgo da San Francesco di Sales di cui sabato ricorre la festa. Egli chiamato il santo della mansuetudine perch sapeva dire cose forti ed importanti con una impareggiabile dolcezza e delicatezza. Faccio mie le parole di questo santo perch in mezzo a voi non prevalga il vanitoso e l’orgoglioso ma ognuno faccia del suo meglio per sostenere gli altri in questo tempo di transizione. Inutile essere come i pavoni.
“Il pavone ‰ÛÒ come tutti sanno ‰ÛÒ un bell’uccello, ha belle piume, ma estremamente vanitoso e orgoglioso. Fa’ la ruota e allarga le piume; ma quali sono le sue opere? Si occupa soltanto di sciocchezze, si nutre di mosche e di moscerini, e per tale motivo non lo si alleva, perch oltre ad essere inutile in casa, provoca danno salendo sul tetto: lo scopre per andare a caccia di ragni”.
L’esempio molto chiaro: il Signore ci chiede di non pavoneggiarci, ma di camminare con umiltˆÊ nell’ascolto della parola e nell’eucarestia. Se perdiamo tempo a curare l’aspetto esteriore per piacere agli altri e sembrare quello che non siamo, davanti a Dio rimaniamo sempre gli stessi.
Vi abbraccio uno ad uno e prego per voi.
Vi annuncio che le prossime giornate di condivisione avranno i seguenti turni:
- – 5.6.7 giugno 2015
- – 19.20.21 luglio 2015.
Come sempre sarebbe preferibile che voi della Piana veniste allo stesso turno. Per ora cominciate a tenere a mente le date. Prossimamente vi comunico il tema e il referente per le prenotazioni.
Uniti in Cristo e non molliamo.
don Vittorio Zeccone
Napoli 22 gennaio 2015