Carissimi giovani di Cellole,

mi spiace non essere con voi stasera ma proprio domattina parto per gli Stati Uniti per la predicazione in una parrocchia della mia Congregazione. Non era necessario… ma si tratta di un’esperienza di crescita e di apertura. Caratterialmente sono sempre stato portato a fare nuove esperienze e a mettermi in gioco in modi anche diversi. D’altronde la scelta sacerdotale non  forse una dei modi pi forti per poter mettersi in gioco e lasciarsi coinvolgere dall’Amore unico e autentico di Ges Cristo? Io credo proprio di s“.

Degli Stati Uniti e dell’esperienza che andr˜ facendo vi racconter˜ gioved“ prossimo. Sono per˜ in comunione ed in preghiera con voi e vi prego di pensare con tutto il vostro cuore che tengo molto a voi di Cellole perch con molta fatica state cercando il Signore.

Tranquilli pure che non mancher˜ molto. SarˆÊ per voi l’occasione per stringervi ancor di pi in preghiera e restare saldi aiutati da don Lorenzo e dai giovani che vengono da Napoli i quali vi stimoleranno anche proponendovi alcune figure sulle quali riflettere.

Nel vangelo di Luca si racconto di un giorno che Ges arrivo a Gerusalemme. Stava a metˆÊ altezza sul monte degli Ulivi: da l“ ancora oggi si vede uno straordinario panorama di Gerusalemme.

Di fronte alla cittˆÊ Ges prima “pianse amaramente‰Û, poi dice: “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace…” (Luca 19,42).

Ges dice queste parole cos“ forti proprio perch il popolo non  riuscito a capire che Lui era Colui che  venuto a portare la pace! Dio in Ges ci ha mandato il portatore di pace ma anche noi possiamo correre il rischio di perderla.

Cari giovani, ho sempre pensato che se la mia vita fosse stata senza pace  perch non avevo incontrato Dio. Ora io vedo nei vostri occhi che cercate qualcosa di pi, qualcosa di meglio, qualcosa di duraturo. Questa ricerca per˜ ha bisogno di tempo e di voglia di fare.

Vedo che alcuni in mezzo a voi ci stanno provando un po’ pi seriamente e questo  bello. Bisogna per questo intensificare gli sforzi e le possibilitˆÊ in cui vi vedete. Sembra strano ma  proprio cos“: la prima cosa che il Signore chiede  quella di cercare di stare un po’ pi insieme. Questo  fondamentale perch significa per ognuno di noi rompere la solitudine in cui siamo portati a chiuderci.

Considerate attentamente la vita di Ges: Egli che  Dio e non ha bisogno di nessuno… si circonda di una famiglia, e poi di dodici uomini che “stessero sempre con lui‰Û, aveva amici in varie cittˆÊ dai quali si fermava appena poteva, era seguito da folle in certe occasioni…

Stare insieme, incontrarsi, confrontarsi, sostenersi, gioire assieme e sfogarsi assieme sono come la base umana indispensabile per poter stare poi con Ges. Se non capisci che altre persone sono disposte a stare con te, tu non riuscirai mai ad accorgerti che Ges stesso vuole stare con te.

Durante questo momento di preghiera e prima della conclusione datevi la mano e pregate gli uni per gli altri dicendo nel vostro cuore:

Signore grazie per questa persona che mi sta accanto, aiutami a conoscerla e a rispettarla.

Anch’io ringrazio il Signore per ognuno di voi e spero che la nostra conoscenza per mezzo di Ges possa crescere e diventare autentica. Non sopporterei persone che fanno una doppia faccia.

Siate forti e vedrete cos“ che non potete neppure immaginare.

Let’go. Dont worry, because God is Love… scusate faccio prove di inglese.

Don Vittorio

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