Carissimi Giovani di Cellole e dintorni, 24 novembre 2014
spero e mi auguro che possiate essere fedeli a questo momento pi intimo di preghiera quale il Cenacolo con la recita del Santo Rosario e un pensiero di meditazione. Piano piano ritroverete un nuovo equilibrio al quale un po’ tutti voi (ed io insieme a voi) siete stati costretti a cercare. Posso testimoniare che la maggioranza di voi hanno compreso bene il senso del San Mattia e hanno cercato fino alla fine di cogliere la possibilitˆÊ di continuare questa esperienza dove eravamo. Ma ‰ÛÒ come avete potuto notare ‰ÛÒ anche nelle cose di fede, gli affari si fanno in due. Tuttavia cos“ importante il nostro bisogno di pregare e di crescere che non potevamo ulteriormente stare fermi e lasciare che il maligno prendesse dimora in mezzo a noi. Allo stesso tempo, l’esperienza religiosa, ci insegna che i momenti difficili sono quelli in cui abbiamo la possibilitˆÊ di ulteriore crescita e maturazione perch siamo costretti a confrontarci, misurarci e quindi prendere decisioni. Decidere l’esperienza pi bella e al tempo stesso pi difficile che possa succederci. Soprattutto decidersi per Cristo particolarmente faticoso perch LA SCELTA vera se si traduce in MOLTE SCELTE QUOTIDIANE.
La prima fondamentale scelta che vi trovate a compiere oggi posso riassumerla nel modo seguente: SEGUIRE CRISTO. Non si tratta semplicemente di andare in Chiesa o cose del genere, ma propriamente di far entrare Ges e il suo messaggio nella tua vita personale, fare in modo che i suoi criteri, le sue modalitˆÊ diventino le tue. Questa scelta non cos“ semplice come pu˜ sembrare perch aderire alla persona di Cristo lasciarsi coinvolgere nel suo progetto. San Paolo esprime questa scelta con le meravigliose parole: “Non sono pi io che vivo, ma Cristo vive in me”. Seguire Ges propriamente domandarsi di fronte ai momenti importanti che ci capitano: come posso affrontare questo momento rimanendo fedele al Vangelo?
Dalla scelta di seguire Cristo discendono ‰ÛÒ laddove fatta col cuore ‰ÛÒ le scelte di concrete e quotidiane. In un primo momento siamo chiamati ad allontanare da noi le abitudini pi disordinate, le relazioni pi scombinate, e soprattutto a buttare fuori gli aspetto di noi pi malati: la bugia, l’arroganza, l’impuritˆÊ. Proprio cos“: sono questi tre ultimi aspetti i punti da annientare. La bugia un ostacolo all’incontro con Dio che VeritˆÊ; l’arroganza un camminare sulla strada contraria a quella tracciata da Ges che ‰Û÷mite ed umile di cuore’; infine l’impuritˆÊ fermarsi alla forma del vangelo senza mai prendere possesso del contenuto del vero amore che innanzitutto dono e quindi possedimento.
Camminare in Cristo vuol dire infine riconoscere che il Ges di cui leggiamo la vita e le opere nei Vangeli il Figlio di Dio venuto per la nostra salvezza. A Lui cerchiamo con tutte le nostre forze di appoggiarci e di sperimentarne la forza per comunicarla agli altri giovani lontani che ancora si appoggiano a se stessi o peggio ancora al mondo.
Concludo ricordandovi di rimanere uniti nell’adorazione del marted“ e nella partecipazione alla S. Messa della domenica. Insieme pi bello. Il cenacolo del gioved“ invece resti un incontro pi intimo dove ho la possibilitˆÊ di ricordarvi gli appuntamenti principali con qualche spunto di riflessione.
Tutto il San Mattia in cammino verso la cerimonia di inaugurazione della Casa del Giovane di Sabato 13/12. Ovviamente conto sulla vostra gioiosa e colorata partecipazione. E’ la nostra festa. Quel giorno potrˆÊ fare pure la neve, ma per noi sarˆÊ un giorno di grande luce. Ce lo ha preparato Dio da tempo e non vogliamo sprecarlo. Lui ci vuole molto bene e per questo pensa anche a noi.
Con tutto l’affetto del mio cuore vi abbraccio tutti quanti, don Vittorio